Con il Programma Erasmus+, l’Unione Europea ha allargato i programmi formativi anche allo sport. Il CAI, assieme ad altre cinque associazioni alpinistiche europee, partecipa alle “Settimane della montagna”
Ha preso concretamente il via, la scorsa settimana, il progetto “Erasmus + Climbing for everybody” organizzato da sei associazioni alpinistiche: CAI (Italia), Czech Mountaineering Federation (Rep. Ceca), Slovak Mountaineering Union James (Slovacchia), Planiska Zveza Slovenije (Slovenia), Magyar Tereme Szet Barat Szoveiseg (Ungheria) e Hrvatski Planinrski Savez – HPS (Croazia).
“Climbing for everybody” si prefigge di divulgare e far conoscere al pubblico le attività legate alla montagna e i valori e le tradizioni della stessa nei diversi paesi, evidenziando soprattutto le potenzialità e le positive ricadute, anche sulla salute, delle attività svolte in ambiente dalle associazioni alpinistiche.
L’obiettivo finale è elaborare strategie per il futuro, utili ai partner del progetto e anche ad altre associazioni che le volessero far proprie, per «diffondere e valorizzare le attività tenendo conto che l’investimento nella formazione è la chiave per il successo futuro». Esso sarà conseguito attraverso l’organizzazione di “Settimane delle montagna” alle quali parteciperanno 15 membri da ogni Club. La federazione Ceca, in quanto promotrice, ha organizzato dal 25 settembre al 2 ottobre 2016 la prima di queste cinque “Settimane della montagna” presso la località di Adrspach-Teplice nel distretto di Nachod.
L’area, come la maggior parte dei siti di arrampicata sportiva cechi, è composta da torri di arenaria sulle quali si sviluppano “tiri” caratterizzati da fessure e camini dove, come gruppo, abbiamo potuto sperimentare uno stile di arrampicata atipico rispetto al nostro.
Le particolarità tuttavia non si limitano alla tipologia di roccia, infatti, ciò che rende Adrspach unico nel suo genere è uno speciale “regolamento”, o per meglio dire un’etica scritta e sviluppata dagli iniziatori, a cui ci si deve attenere scrupolosamente per non rovinare questi magnifici torrioni. Quest’etica pone la montagna e la sua preservazione, al centro dell’attenzione dei climber, al quale non è concesso né l’utilizzo di magnesite, né l’applicazione di spit e friends o di qualsiasi altro tipo di protezione metallica: al loro posto si sfruttano clessidre e particolari nodi da incastrare nella roccia. È persino vietato arrampicare quando la roccia è bagnata, poiché c’è il rischio che questa si sfaldi e si rompa quando sollecitata; inoltre vi sono altre indicazioni e cure da rispettare per non rovinarla.
La delegazione italiana partita da Milano domenica 25 settembre era composta da quattordici partecipanti poiché uno di loro si era infortunato. Nel gruppo vi erano: Matteo Colico (23 anni), Thomas Gusmeo (23), Giulia Paris (24), Martina Piccaroletti (19) e Arianna Proserpio (21), accompagnati da Marcello Caccialupi (Istruttore di Arrampicata libera), Martino Brambilla (Istruttore AG), Andrea Farneti (Istruttore di Alpinismo), Lucia Foppoli (coordinatore), Lorella Franceschini (Istruttore di Alpinismo), Emanuela Pesenti e Elena Tovaglieri (sede centrale CAI), Renato Veronesi (Istruttore di Scialpinismo).
Sin dall’arrivo all’aeroporto di Praga gli amici della delegazione ceca, soprannominati cordialmente “Crazy cech guys”, hanno fatto tutto quanto necessario per porre i partecipanti a proprio agio, favorendo il dialogo e l’interazione tra i gruppi ma soprattutto aiutando a scoprire le insolite modalità di arrampicata, badando sempre all’incolumità degli ospiti e cercando di fornire più nozioni possibili sulla cultura e sulle tradizioni della regione di Adrspach. L’aiuto fornito è stato sicuramente essenziale per la sicurezza personale e per prevenire eventuali infortuni in parete che, con una chiodatura aleatoria come in questi casi, sono più che frequenti: fortunatamente non sono successi incidenti, a riprova della buona organizzazione e delle capacità alpinistiche dei partecipanti. La settimana, soprattutto grazie alle ottime condizioni meteorologiche, si è svolta come da programma seguendo due direttrici fondamentali: arrampicare e seguire un ciclo di presentazioni serali sulla storia dell’arrampicata nella Repubblica Ceca e sulle sue caratteristiche e, per alcuni, partecipare ai gruppi di lavoro sulle tematiche individuate come fondamentali per i Club alpini quali: le metodiche di insegnamento, la comunicazione, i giovani, come interessarli e trattenerli, la cooperazione con le istituzioni e i problemi di accesso, la collaborazione tra i Club stranieri, le attività riservate alla terza età.
L’esperienza è stata, senza dubbio, interessante e formativa non solo per la possibilità di praticare una tipologia di scalata insolita ma soprattutto per l’incontro di alpinisti e climber stranieri con cui è stato possibile condividere idee ed esperienze; tra gli altri, due pilastri della storia, passata e presente, dell’arrampicata: Igor Koller e Adam Ondra! Tutta la delegazione italiana è rimasta positivamente colpita e nonostante quel tipo di arrampicata fosse sconosciuto a tutti e risultasse faticoso e difficile, nessuno si è scoraggiato, anzi tutti ne hanno tratto buoni insegnamenti con, in alcuni casi, la voglia di tornare ad arrampicare in quelle zone. In ogni caso, l’esperienza è piaciuta molto e lascerà un ricordo indelebile in ognuno di loro.
Durante l’ultima serata è stata presentata la prossima “settimana”, che si svolgerà dal 17 al 24 giugno 2017 in Slovacchia presso la località Popradske pleso.
Ringraziamo tutti i partecipanti per la fantastica avventura, in particolare gli amici cechi che hanno permesso di conoscere una località paesaggisticamente e alpinisticamente favolosa. Aspettiamo con entusiasmo la prossima avventura.
di Arianna Proserpio
(Montagne 360 dicembre 2016)